
Benessere
Parlare da soli è sintomo d’intelligenza, lo rivela la scienza
Quando non riusciamo a trovare qualcosa, quando siamo un po’ arrabbiati con noi stessi o magari più allegri del solito, quando dobbiamo prendere una decisione difficile. Sono tante, insomma, le situazioni che ci portano a parlare da soli, a rivolgerci anche a qualcuno che non c’è, a riflettere a voce alta o a mezza voce. Ma c’è sempre la paura di essere sorpresi nel farlo, paura data dal forte pregiudizio che chi parla da solo, nella maggior parte dei casi, è considerato fuori di testa, stravagante o addirittura matto.
Parlare da soli, in effetti, viene comunemente ritenuto un segno di qualche instabilità mentale. Ebbene, il primo studio scientifico condotto su questa diffusa abitudine rivela che è vero proprio il contrario: parlare da soli fa bene. Aiuta ad esercitare autocontrollo, riduce i comportamenti impulsivi, porta a sviluppare un migliore processo decisionale. Insomma, fa bene alla salute, mentale e fisica.
Lo psicologo e ricercatore Gary Lupyan (Università del Wisconsin) ha condotto un esperimento che pone in evidenza la necessità di coltivare un dialogo positivo e costruttivo prima di tutto con se stessi. A 20 volontari venivano mostrati degli oggetti in un supermercato e dovevano ricordarseli. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: 10 volontari dovevano ripetere a voce alta il nome degli oggetti che dovevano cercare, mntre gli altri 10 dovevano rimanere in silenzio.
Dai risultati della ricerca si evince che: “Ripetendo il nome dell’oggetto cercato, è come se stimolassimo il cervello a focalizzarsi meglio sulla ricerca”; “Troviamo le cose più rapidamente, parlando. Soprattutto quando c’è una forte e diretta associazione tra il nome e l’obiettivo”.
”Parlo sempre da solo quando cerco qualcosa nel frigo o quando devo fare la spesa al supermercato” ha dichiarato Gary Lupyan. Insieme ad un altro psicologo , Daniel Swigley sono arrivato al punto di dichiarare che le persone che parlano da sole sono geniali.
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