
Benessere
Curcuma: proprietà curative, usi e effetti collaterali
La curcuma è una vera e propria spezia della salute. Dalla pianta sono ricavati i rizomi, ricchi di principi attivi. La polvere che si ottiene dopo l’ebollizione e l’essiccazione è dotata di potere antinfiammatorio e antiossidante. Secondo alcune ricerche scientifiche la curcuma svolgerebbe anche un’azione preventiva e su alcuni tumori, soprattutto per le neoplasie che interessano l’intestino, l’esofago, i reni, i polmoni, il fegato, la prostata e il seno.
BENEFICI DELLA CURCUMA
Il suo nome deriva dalla parola Kour Koum che nella lingua persiana-indiana significa zafferano, infatti è anche nota come Zafferano delle Indie. La curcuma contiene centinaia di principi attivi come, potassio, vitamina C, oli essenziali, ma il più potente e studiato è la curcumina. Studi in vitro e sugli animali hanno suggerito che la curcumina potrebbe avere effetti antitumorali, antiossidanti, antiartritici, anti-ischemici e antinfiammatori.
La curcuma è in grado di regolarizzare la circolazione sanguigna e di favorire la digestione. Per la particolare stimolazione che riesce ad esercitare nei confronti di una specifica proteina, determina una più efficace risposta immunitaria da parte dell’organismo. I benefici della curcuma si esplicano a livello intestinale, anche per disturbi come meteorismo, dispepsia e colon irritabile.
LA CURCUMA CONTRO LA PSIORIASI
Lo ha riconosciuto la National psoriasis foundation francese: la curcuma è un rimedio efficace contro la psoriasi e le infiammazioni della pelle. Per sfruttarne a fondo le proprietà prepara un olio medicato: miscela un cucchiaino di curcuma in polvere a 100 ml di olio di Enotera. Il liquido ottenuto va applicato sulle zone interessate con un leggero massaggio e poi coperto con una garza. L’olio colorerà di giallo la tua pelle, ma dopo un po’ andrà via.
LA CURCUMA CONTRO L’ALZHEIMER
Inoltre grazie alla sua azione antiossidante, la curcuma combatte il processo di neurodegenerazione, che si riscontra nell’Alzheimer. Secondo i ricercatori dell’Istituto di Neuroscienze e Medicina di Jülich, in Germania, un composto presente nella curcuma stimolerebbe la proliferazione e il differenziamento delle cellule staminali neurali presenti nel cervello adulto. Il turmerone aromatico, una delle due molecole bioattive della spezia, a concentrazioni opportune, stimolerebbe la proliferazione delle cellule staminali neuronali fino all’80%, stimolando così la neurogenesi, ossia la formazione di nuove cellule nervose.
COME INSERIRLA NELL’ALIMENTAZIONE QUOTIDIANA
Ecco alcuni dei suoi utilizzi più comuni e salutari:
- IL GOLDEN MILK – Il latte d’oro è una bevanda curativa da sempre utilizzata nella medicina ayurvedica e da chi pratica Yoga Kundalini, consigliata da Yogi Bhajan (maestro di questa disciplina) ai suoi allievi per migliorare l’elasticità nelle varie posizioni richieste. I suoi benefici sono da riscontrare soprattutto a livello delle articolazioni. Per prepararla occorrono: ovviamente, curcuma, acqua, latte (anche vegetale), un cucchiaino di olio di mandorle e miele. (ricetta golden milk)
- AGGIUNTA A ZUPPE E RISOTTI – La curcuma è una spezia dal sapore molto delicato,quindi, puoi tranquillamente utilizzarla su zuppe o altre pietanze per insaporirla. Inoltre, essendo un colorante naturale, è possibile abbinarla anche ai risotti, si sposa perfettamente con il tipo basmati e può sostituire lo zafferano.
- MAL DI GOLA E RAFFREDDORE – Il potere antibiotico naturale del miele assieme a quello antinfiammatorio della curcuma è un concentrato di forza naturale in caso digola irritata. Per realizzarla occorrono semplicemente 100 grammi di miele e un cucchiaio di curcuma in polvere. Puoi preparare il composto e tenerlo in un barattolo da usare ai primi segni di raffreddamento; se preferisci puoi aggiungerlo a tè e bevande calde. In caso di raffreddore forte, sciogli in 500 millilitri di acqua bollente un cucchiaio di curcuma in polvere, un cucchiaino di miele, il succo di una fettina di limone e un pizzico di pepe nero.
EFFETTI COLLATERALI DELLA CURCUMA
Gli effetti indesiderati si potrebbero manifestare, se si superano le dosi normalmente consigliate, che sono comprese da 400 a 800 mg, e riguardano soprattutto la comparsa di disturbi gastrointestinali, di nausea e di diarrea. Particolare attenzione devono prestare coloro che seguono una terapia a base di anticoagulanti, perché si potrebbe verificare un aumentato rischio emorragico.
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