Benessere
Farina: come colla nel nostro intestino
La colla si attacca alle pareti intestinali, rallentano il flusso del cibo, generando fermentazioni (degli zuccheri) e putrefazioni (delle proteine) e quindi un aumento delle tossine nel corpo che provoca stanchezza, nervosismo, mal di testa, malassorbimento dei nutrienti, predisposizione alle malattie e nel lungo tempo può essere causa di problemi davveroseri.
Che la farina bianca formi una colla è facile da scoprire: basta mescolarla con un po d’acqua e vedere come rimane appiccicata alle mani e si indurisca. Viene chiamata Colla di Farina ed è usata per la produzione di cartapesta e lavori fai da te.
IL NOSTRO ORGANISMO E’ COME UN SISTEMA IDRAULICO
Se osserviamo il corpo umano noteremo che ospita un complicatissimo apparato idraulico, con una grande quantità di tubi e tubicini in cui circolano i liquidi del corpo: principalmente sangue e linfa. Vi sono alcuni alimenti che, durante la digestione, diventano una specie di colla, detta muco, capace di attaccarsi alle pareti intestinali ed altre condutture organiche, e ricoprirle con uno strato sempre più spesso.
Il muco intestinale, sostanzialmente, è il risultato di anni ed anni di accumulo di sostante organiche collose sulle pareti dell’intestino. Si pensi che, mediante autopsia, si è riscontrata in certe persone una presenza di muco ammontante fino a 7-8 kg.” Prof. Arnold Ehret, autore di best-seller mondiali sull’alimentazione.
Sto parlando della farina killer, così descritta ultimamente dal sito dionidream. Bufala o meno, si sa che la farina bianca è un prodotto raffinato e, in quanto tale, è un alimento che causa un aumento della glicemia e, dunque, dell’insulina, oltre che dei grassi depositati: ciò comporta dei risvolti negativi per l’organismo, come l‘aumento di peso e l’insorgere di determinate malattie, come il diabete. É priva delle proprietà nutritive del frumento integrale; proprietà che vengono perse nel processo di raffinazione. Inoltre, a causa delle allergie e intolleranze alimentari, come per esempio quella al glutine.
Detto ciò sarebbe comunque opportuno evitare di consumarla, sostituendola con dei prodotti integrali e non raffinati o anche con:
- Farina di ceci: è ricca di proprietà benefiche e presenta un contenuto da non sottovalutare di proteine vegetali e di sali minerali come ferro, calcio e fosforo.
- Farina di farro: equivalente nelle proprietà e nel gusto alla sua cugina, la farina di frumento, si presta per la preparazione di pasta, pane e dolci, ma è più saziante e digeribile. Fonte di vitamine e sali minerali, soprattutto di magnesio.
- Farina di avena: ricavata dai fiocchi di avena macinati, come le altre farine integrali è ricca di fibre e dall’alto potere saziante. In cucina generalmente viene utilizzata miscelata ad altre farine. Ricca di proteine e grassi “sani”.
- Farina di grano saraceno: di color grigio scuro e dal sapore rustico assomiglia alla farina integrale di frumento è nutriente, ricca di fibre e senza glutine. In cucina si utilizza da sola come pasta fresca, è la base di alcuni piatti tradizionali italiani come i pizzoccheri o la polenta. Da provare anche per pane, focacce e torte, ma miscelata con altre farine (come quella di riso) per facilitarne la lavorazione.
- Farina di quinoa: vanta numerose proprietà nutrizionali e deriva da semi che agiscono da grano, oltre ad essere priva di glutine: ottima, quindi, per chi è allergico e intollerante. La farina di quinoa può essere utilizzata per i prodotti da forno bassi come, ad esempio, la piadina.
- Farina di amaranto: questa farina non è prodotta a partire da un cereale ma da una pianta da fiore, l’Amarantacea. Utilizzata in cucina per preparazioni dolci e salate, ma è preferibile miscelarla con farina di farro o frumento, anche questa è una farina priva di glutine. Contiene buone quantità di proteine, fibre e sali minerali.
- Farina integrale di kamut: adatta a tutte le preparazioni sia dolci che salate e altamente digeribile. La farina di kamut è più calorica della farina classica, è inoltre ricca di proteine, sali minerali, in particolare di selenio e vitamine.
- Farina di castagne: derivata, per l’appunto, da questo frutto. La farina di castagne è perfetta per chi è intollerante al glutine e vanta un basso contenuto di grassi, ma molti carboidrati e sali minerali. Può, inoltre, essere utilizzata per vari scopi, tra cui pasta e dolci.
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