Benessere
Le tisane e la loro preparazione
Con tisana s’intende quel tipo di procedimento che estrae la sostanza attiva del vegetale. Va preparata seguendo scrupolosamente le indicazioni date, prestando attenzione al tipo di pianta, alla parte di essa utilizzata (stelo, foglia, fiore, radice, ramo, corteccia ecc.) nelle quantità e modalità definite. Per quanto riguarda la concentrazione è importante non esagerare né in eccesso né in difetto per evitare che si presentino effetti indesiderati e inattesi, come pure che non si presentino affatto. I principi attivi della droga talvolta sono in alcuni specifici organi della pianta, in altri casi in tutta la pianta. Per poter usufruire delle loro proprietà è necessario estrarli e le tisane sono appunto dei preparati che sfruttano l’effetto solvente dell’acqua a caldo o a freddo. I procedimenti per la preparazione delle tisane sono fondamentalmente tre: infusione, decozione e macerazione. Essi estraggono le sostanze attive secondo le caratteristiche della parte della pianta presa in considerazione. Quindi le piante aromatiche non vanno bollite perché il calore porterebbe con sé le loro proprietà curative. La stessa cosa vale per i fiori che, salvo le dovute eccezioni, sarà bene trattare con procedimenti di infusione o macerazione. La decozione è invece adatta per le parti dure delle piante (radici, stelo, corteccia), che dovrete far bollire per 5-6 minuti.
Quando bere le tisane
Per una maggiore efficacia delle sostanze contenute nelle tisane, si consiglia di seguire lo schema seguente che da consigli circa i momenti migliori della giornata per la loro assunzione:
- Mattino a digiuno
Depurativi, lassativi e purganti, diuretici, cicatrizzanti dello stomaco e dell’intestino, vermifughi.
- Prima o dopo i pasti (ore 10 o 16)
Protettori del fegato, antireumatici, antisettici, antitosse, antigottosi, cardiotonici, coadiuvanti nelle cure del ciclo mestruale.
- Venti minuti prima dei pasti
Ricostituenti, antiacidi,rimineralizzanti.
- Dopo i pasti
Digestivi, sedativi, antiacidi, antifermentativi e coadiuvanti dell’espulsione dei gas intestinali.
- Prima di coricarsi
Sedativi, lassativi, cardiotonici, prodotti per migliorare la circolazione.
Alcuni consigli pratici
Affinché le tisane risultino maggiormente efficace occorre seguire alcune indicazioni circa la loro preparazione:
- Non utilizzare casseruole smaltate o di metallo nudo.
- La cura per mezzo delle piante richiede il rispetto di regole ben precise, affinché possa essere garantita una buona riuscita. Una cura ”naturale” può coprire un arco di tempo che va da qualche giorno a qualche settimana; per cure che richiedono più tempo è bene interporre intervalli di 4-5 giorni. Continuare una cura quando non è più necessario, equivale ad affaticare inutilmente l’organismo.
- Una tisana curativa va bevuta preferibilmente prima dei pasti e a stomaco vuoto -salvo altre indicazioni- in dosi frazionate nella giornata.
- Evitate di addolcire la tisana con zucchero scegliendo piuttosto del miele vergine integrale.
- La maggior parte delle tisane dovrebbe essere bevuta calda, ma quelle amare sono più accettabili se ingerite fredde. Per rendere graditi preparati di sapore poco piacevole potrete ricorrere a correzioni con erbe quali angelica, anice verde, basilico, menta, arancio, origano, finocchio, gelsomino, liquirizia, salvia ecc.
- Imparate a controllare la freschezza dell’erba che acquistate. Essa non sarà più buona se è stata raccolta da più di un anno. Verificatelo prelevandone un pizzico e lasciandolo per un’ora in una tazza: se trascorso questo tempo non darà più profumo vorrà dire che è troppo vecchia. Una pianta conserva infatti la propria fragranza per tutto il periodo in cui è attiva. Se la pianta si sbriciola polverizzandosi facilmente, significa che è morta.
- Oltre alla freschezza occorre porre attenzione alla qualità dell’erba: se proviene da coltivazioni con sostanze chimiche inquinanti gli infusi saranno infatti caratterizzati dallo loro presenza.
- Conservate le droghe in zone ombrose, prive di luce, fresche, in sacchetti di tela o di carta (non plastica), oppure recipienti di vetro scuro.
Fonte: Il libro completo dei rimedi naturali
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